lunedì, 11 Novembre 2024

Salone del Camper, boom di visitatori ma le vendite sono ferme. Perché?

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Si aprono le porte del Salone del Camper, i visitatori aumentano ma le vendite frenano. Quest’anno sono attese 100.000 persone, migliaia in più della scorsa edizione. Tuttavia, il mercato rallenta, dopo il boom degli ultimi dieci anni. Infatti, le immatricolazioni del primo trimestre sono inferiori rispetto ai primi tre mesi del 2022 in quasi tutti i Paesi europei. L’Italia non fa eccezione, con un calo del 17,2%. Al contrario, le roulotte sono aumentate del 4,9%. Cosa c’è dietro il rallentamento dei camper?

Camper, vendite in calo

Negli ultimi anni il mercato dei camper ha vissuto un periodo d’oro, ma l’ultimo trimestre mostra un’inversione di questo trend. Crescita della domanda e maggiore utilizzo in diversi settori chiave sono i segreti del successo dei mezzi familiari. Una tendenza che ha visto l’Italia ai primi posti in Europa. Infatti, dal 2014 al 2022 il mercato nazionale è cresciuto del 78%, secondo l’analisi di Federpneus dei dati della European Caravan Federation.

Nel biennio 2021-2022 la domanda ha superato di gran lunga l’offerta, costringendo gli acquirenti a lunghe attese. Inoltre, i listini dei modelli sono aumentati rispetto al periodo pre-Covid e i tassi sui finanziamenti si sono ridotti. Una situazione che si è aggravata ancora di più nel primo trimestre di quest’anno, provocando un calo significativo delle vendite in quasi tutta Europa. In Italia i camper immatricolati nei primi tre mesi dell’anno sono stati 1.668, contro i 2.014 dell’anno scorso (-17,2%), stando agli ultimi dati della European Caravan Federation.

Perché calano le vendite?

Il calo delle vendite di camper nuovi dipende da diversi fattori. Primi tra tutti troviamo la lenta ripresa dell’economia globale, il conflitto in Ucraina, l’aumento dell’inflazione e dei tassi di interesse. Fattori che stanno pesando in maniera importante sulle immatricolazioni. Poi, il costo sempre più elevato dei mezzi e la disponibilità di alternative low-cost, come ad esempio la “camperizzazione” dell’automobile, stanno spingendo i cittadini europei verso altre vetture.

Elementi a cui si aggiungono anche l’elevato costo del carburante e dei finanziamenti per l’acquisto del camper. Un trend che ha conseguenze negative sul settore manifatturiero e sul mercato potenziale, secondo l’ultimo studio di Market Reports World. Nei prossimi anni l’ incertezza provocata dal rischio recessione, spinta dall’inflazione, potrebbe avere un impatto significativo sul mercato, secondo il report.

Le prospettive future

Il trend negativo dovrebbe invertirsi con l’arrivo del nuovo decennio. Infatti, le innovazioni tecnologiche e la crescente domanda dall’industria hanno il potenziale per far crescere il mercato dei camper, secondo lo studio di Market Reports World. Si stima, infatti, che le aziende spenderanno sempre di più in Ricerca e Sviluppo (R&S) spingendo l’asticella della competizione più in alto e favorendo l’ingresso di nuovi soggetti.

Inoltre, la progressiva ripresa dell’economia favorirà la crescita dei Paesi in via di sviluppo, contribuendo così ad accrescere ancora di più il mercato globale. ©

📸 Credits: Canva

Il mio motto è "Scribo ergo sum". Laureato in "Mediazione Linguistica e Interculturale" ed "Editoria e Scrittura" presso La Sapienza, mi sono specializzato in giornalismo d’inchiesta, culturale e scientifico. Per il Bollettino mi occupo di energia e innovazione, i miei cavalli di battaglia, ma scrivo anche di Mercati, spazio e crypto.