Il Dl Energia mette in campo 1,3 miliardi di euro per contrastare il caro energia e carburante, ma le misure sono tante e la coperta sembra corta. Infatti, il decreto legge approvato lunedì scorso dal Consiglio dei Ministri si pone l’obiettivo di dare supporto alle imprese e famiglie a basso reddito, sostenendo il potere di acquisto e tutelando il risparmio degli italiani.
Dl Energia: Elettricità, gas, riscaldamento
Uno dei pilastri del Dl Energia (“Misure urgenti in materia di energia, interventi per sostenere il potere di acquisto e a tutela del risparmio”) è la riduzione della spesa delle famiglie di reddito basso.
Infatti, il decreto proroga e rafforza i bonus sociali per ridurre le bollette dell’energia elettrica e del gas a favore dei nuclei familiari con ISEE fino a 15.000 euro e 30.000 euro se sono composti da 4 figli. L’obiettivo del decreto è ridurre la spesa dell’energia elettrica del 30% e del gas del 15% rispetto ai livelli attuali.
Rimanendo in tema di bollette, il Dl Energia elimina gli oneri (contributo sulle spese di gestione) di sistema relativi al gas naturale. Misure a cui si accompagna il contributo straordinario alle spese di riscaldamento, che verrà erogato a ottobre, novembre e dicembre di quest’anno.
Inoltre, l’IVA per il gas metano per usi civili e industriali, per il teleriscaldamento e l’energia termica scenderà al 5%.
Trasporti
Le fasce più deboli della popolazione potranno beneficiare ancora del bonus carburanti, ma verrà erogato attraverso la social card “Dedicata a te”. Inoltre, il DL Energia destina altri 100 milioni di euro rispetto ai fondi già impegnati. L’importo preciso dell’agevolazione non è ancora noto, ma dovrebbe aggirarsi intorno agli 80 euro, secondo le ultime indiscrezioni.
Nuovi fondi in arrivo anche per il trasporto pubblico locale (TPL). Infatti, il decreto stanzia altri 12 milioni di euro per un buono per l’acquisto di abbonamenti di autobus e treni nazionali per le persone che nel 2022 hanno raggiunto un reddito complessivo non superiore a 20.000 euro.
Nuovi aumenti in arrivo, il Dl Energia basterà?
Le misure definite dal Consiglio dei Ministri, sulla carta, potrebbero mettere un freno al caro energia e carburante. Tuttavia, sono diversi gli elementi che fanno pensare che non risolveranno la situazione. In primo luogo, dobbiamo attenderci nuovi aumenti dei prezzi dell’elettricità, secondo quanto ha detto ieri il Presidente dell’Autorità di Regolazione di Energia, Acqua e Rifiuti (ARERA), Stefano Besseghini.
«I prezzi non mordono come un anno fa, ma nessuno si può illudere di avere i livelli del 2019, la cosiddetta serie storica. Abbiamo una componente inflattiva molto più rilevante e rimangono oscillazioni importanti. Per questa ragione, prevediamo aumenti, poiché le oscillazioni sui mercati sono significative e ribattono sul prossimo trimestre», ha affermato Besseghini.
In secondo luogo, i fondi messi a disposizione potrebbero non essere sufficienti, poiché la platea di persone che può beneficiare degli aiuti è ampia. Basti pensare che nel 2021 il 56% delle famiglie che ha presentato una Dichiarazione Sostitutiva Unica ( DSU ) aveva un reddito ISEE inferiore a 10.000 euro, secondo l’Osservatorio su Dichiarazioni Sostitutive Uniche. I valori cambiano da Regione a Regione, la media si attesta sui 14.000 euro.
Maglia nera per il Sud Italia e le Isole, dove l’ISEE medio è pari a 12.000 euro. Poco meglio il Centro, dove il reddito si aggira intorno ai 16.000 euro. Al primo posto troviamo il Nord Italia, con un ISEE di 17.000 euro. ©
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