giovedì, 2 Maggio 2024
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Mi consigliano di investire sulla Cina, ma è davvero conveniente? (Alessandro, Roma)

Investire sulla Cina può essere utile per diversificare il portafoglio. Con una premessa: il 10% è una quota significativa di esposizione, rispetto alla sua capitalizzazione di mercato, pertanto suggerisco, di ponderare attentamente la scelta.  Esistono tre principali strategie di investimento che possono essere considerate per ottenere esposizione al mercato cinese, ciascuna con i suoi vantaggi e svantaggi.

Acquistare azioni di aziede cinesi

La prima strategia è quella di acquistare azioni singole di aziende cinesi quotate in borsa. Questa opzione offre la possibilità di creare un portafoglio personalizzato, selezionando le aziende che ritiene abbiano un grande potenziale di crescita. Tuttavia, è importante tenere presente che investire in azioni singole comporta anche alcuni aspetti da considerare attentamente. Ad esempio, ci saranno commissioni di negoziazione da pagare per ogni operazione, il che può incidere sui rendimenti a lungo termine. Inoltre, investendo in singole aziende, si espone al rischio specifico di ciascuna di esse. Questo significa che se una delle aziende presenti nel portafoglio non vada bene, potrebbe influenzare negativamente il rendimento complessivo.

Investire in fondi

La seconda strategia consiste nell’investire in fondi che hanno una focalizzazione sul mercato cinese. Questi fondi sono gestiti da un team di esperti che si occupano di selezionare e bilanciare le aziende all’interno del portafoglio. Ciò offre una maggiore diversificazione rispetto all’acquisto di azioni singole e permette di fare affidamento alla competenza dei gestori del fondo. Tuttavia, è importante notare che i fondi di investimento hanno dei costi più elevati, che includono spese di gestione e, talvolta, commissioni di ingresso. Inoltre, non tutti i fondi riescono a superare l’andamento del mercato, e spesso la loro performance si avvicina a quella dell’indice di riferimento, come indicato dai dati SPIVa (Standard & Poor’s Index Versus Active).

Acquistare un ETF sulla Cina

Infine, la terza strategia è quella di investire in ETF (Exchange Traded Fund) che replicano l’andamento di un indice di riferimento del mercato cinese. Gli ETF offrono i vantaggi della diversificazione e dei costi relativamente bassi. Essi mirano a replicare fedelmente l’andamento dell’indice sottostante, fornendo un’esposizione ampia al mercato cinese. Ciò significa che i Suoi investimenti seguiranno da vicino le performance dell’intero mercato, consentendole di partecipare ai suoi movimenti senza la necessità di selezionare azioni individuali. Tuttavia, come per le altre opzioni, ci saranno comunque delle commissioni di negoziazione da considerare.

Per fare un esempio c’è il “CSI 300 ETF,” che segue le 300 principali azioni quotate a Shanghai e Shenzhen, e il “MSCI China ETF,” che comprende un’ampia gamma di aziende cinesi, inclusi quelli quotate a Hong Kong.

Tuttavia, è importante sempre valutare attentamente la propria situazione finanziaria, i propri obiettivi di investimento e la propensione al rischio prima di prendere qualsiasi decisione di investimento. ©

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Risposta a cura di Andrea Ballantini, Io Investo SCF

Laureato in Economia, Diritto e Finanza d’impresa presso l’Insubria di Varese, dopo un'esperienza come consulente creditizio ed un anno trascorso a Londra, decido di dedicarmi totalmente alla mia passione: rendere la finanza semplice ed accessibile a tutti. Per Il Bollettino, oltre a gestire la rubrica “il punto sui Mercati”, scrivo di finanza, crypto, energia e sostenibilità. [email protected]