Lo Spencer Stuart Board Index Italia 2023, che monitora il management delle principali aziende italiane, rivela dati poco confortanti rispetto alla presenza femminile ai vertici delle maggiori società nazionali.

1 – La presenza di donne nei board aziendali
Nonostante le “quote rosa” introdotte nei Consigli di Amministrazione dalla Legge Golfo- Mosca (che prevede sia assegnato nelle aziende quotate un terzo dei posti alla categoria meno rappresentata) e rispettate nella quasi totalità dei casi, i consiglieri esecutivi donna sono solo il 9%. Risultano ancora peggiori i dati sugli amministratori delegati: su 114 solo 5 sono donne. Interessanti le differenze sui profili professionali.

2. Il background professionale delle donne
Le figure femminili che ricoprono la carica di consigliere e provengono dal mondo accademico o sono professioniste del settore sono maggiori rispetto agli uomini tra i quali invece è più diffusa la carriera manageriale ed imprenditoriale.

3. L’età delle donne ai vertici aziendali
Le donne ai vertici delle 100 imprese che muovono l’economia italiana hanno però un’età anagrafica lievemente inferiore: in media 57 anni. Gli uomini invece si attestano oltre i 60 anni di età. ©
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