Definizione: il termine cuneo fiscale indica il totale delle imposte e dei contributi previdenziali che gravano sul salario, versati sia dal datore di lavoro sia dal dipendente.
Spiegazione: rappresentala differenza tra lo stipendio netto che riceve il lavoratore a fine e mese e la spesa sostenuta dall’imprenditore. Varia in base al tipo di contratto, infatti si può calcolare anche per il lavoro autonomo e i liberi professionisti. In Italia ammonta a circa il 46%. Ciò significa che, ad esempio, su una retribuzione lorda di 1.000 euro il cuneo fiscale è di 460 euro, quindi ciò che incassa effettivamente il dipendente sono 540 euro. Nella Legge di Bilancio 2024 è confermato il taglio contributivo applicato anche nel 2023 per la quota a carico dei lavoratori: del 6% per i salari con base imponibile fino a 2.692 euro (35mila euro annui) e del 7% per quelli fino a 1.923 euro (25mila euro annui). Per chi percepisce bassi redditi comporterà incrementi in busta paga da 90 a 100 euro lordi.
È come se una nonna (IMPRENDITORE) avesse bisogno di ripulire il giardino. Per farlo recluterà i nipoti (DIPENDENTI) disponibili ad aiutarla, pattuendo con loro il compenso che riceveranno a fine lavoro. Nel momento in cui andrà a liquidare la retribuzione prestabilita dovrà aggiungere ai costi sostenuti quanto spende per: preparare la merenda, acquistare gli attrezzi da giardinaggio e mettere da parte una quota di denaro per pagare loro gli studi (IMPOSTE E CONTRIBUTI). ©
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