venerdì, 29 Marzo 2024

Dov’è finito il calcio cinese

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calcio cinese

Il 15 aprile ricomincia il campionato di calcio cinese. Dopo anni di investimenti faraonici, la Super League è però sull’orlo della bancarotta. Dal 2020 sono fallite 39 squadre, alcune con debiti di centinaia di milioni. Come è stato possibile?

Il grande progetto di Xi per il calcio cinese

Nel 2015 Xi Jinping prende il potere in Cina. Da grande appassionato di pallone, annuncia un progetto ambizioso: portare la propria nazionale maschile tra le migliori d’Asia entro il 2030 e tra le migliori al mondo entro il 2050.

Giunti ormai a metà del primo obiettivo, il calcio cinese non sembra aver fatto alcun passo avanti. La posizione della federazione nel ranking FIFA è la stessa, ottantesima, il campionato è sull’orlo del fallimento e il sistema è piagato da casi di corruzione sempre più frequenti.

Quanti soldi ha speso la Cina nel calcio?

È bastato un anno alle grandi squadre cinesi per entrare con prepotenza nel calciomercato mondiale. Nella stagione 2016/2017 i club hanno speso oltre 400 milioni di euro in cartellini per attirare grandi nomi nella Super League. Non si trattava solo di calciatori a fine carriera in cerca di un ultimo contratto ma anche di promesse dal grande potenziale come Oscar, brasiliano numero 10 del Chelsea.

L’anno successivo questa spesa aumenta ancora, mentre il governo istituisce scuole calcio in tutto il Paese e chiama alcuni dei migliori tecnici italiani, come Marcello Lippi e Fabio Capello, a guidare la nazionale. In totale le uscite per i cartellini ammontano, tra il 2015 e il 2022, a 2 miliardi di dollari, a fronte di 600 milioni di entrate.

Il fallimento

Gli investimenti però sono andati calando, assieme all’interesse per il campionato cinese e per il calcio tra la popolazione. Le squadre hanno iniziato a fallire e la politica zero Covid-19 è stata il colpo di grazia. Anche il Chongqing Liangjiang Athletic F.C., una delle più antiche del campionato, ha dichiarato bancarotta ammettendo di avere debiti per oltre 100 milioni di dollari.

La Cina è sparita dal calcio, o meglio non è mai comparsa. Centinaia di milioni investiti, tra nazionale, campionato e scuole calcio, non hanno portato nessun risultato tangibile.

L’unica consolazione per il calcio cinese arriva dalle donne. La nazionale ha vinto la Coppa d’Asia nel 2022, sconfiggendo la Corea del Sud in finale. Il movimento sembra molto più in salute rispetto a quello maschile e potrebbe rappresentare un punto di ripartenza per l’intera federazione.

Attento alle tendenze e profondo conoscitore della stampa estera, è laureato in Storia del giornalismo all’Università degli Studi di Milano. Dinamico, appassionato e osservatore acuto, per il Bollettino si occupa principalmente del mondo dello sport legato a quello finanziario e del settore dei videogiochi, oltre che delle novità del comparto tecnologico e di quello dell’energia.