Il vino pregiato non conosce crisi. Crescono gli acquisti di bottiglie di valore, che nel 2022 sono aumentati del 7,1% rispetto all’anno precedente. Il nettare degli dei deve però superare i giudizi dei critici per diventare un investimento. Un sistema di valutazione che fa sì che solamente l’1 della produzione mondiale sia considerata da collezione. Nella tua cantina c’è una delle rarissime bottiglie?
Come riconoscere una bottiglia di vino pregiato?
Sono tre le caratteristiche principali che rendono la bottiglia di vino un investimento per il suo possessore, secondo l’analisi di Wine Profit, società ibrida innovativa.
1) Il punteggio che i critici attribuiscono nel corso del processo di maturazione del prodotto deve essere pari almeno a 90 su 100. L’analisi riguarda la qualità, la capacità di mantenere le caratteristiche organolettiche nel tempo e l’annata. Indicatori fondamentali per determinare il prezzo, che scende o sale a seconda del punteggio ottenuto nel corso delle diverse degustazioni che si susseguono nel tempo.
2) La seconda caratteristica che rende un vino pregiato è la scarsità di offerta rispetto alla domanda. Le bottiglie da collezione sono prodotte infatti in quantità limitate. Ma non è ancora sufficiente per poter dire di possedere una bottiglia da collezione.
3) La terza condizione è che abbia buone possibilità di liquidazione. In altre parole, il pezzo possa essere venduto in tempi brevi e a un prezzo maggiore rispetto all’acquisto.
Il vino da collezione spopola
Negli ultimi dieci anni il mercato del vino pregiato è cresciuto del 137% rispetto al decennio precedente, Solamente l’anno scorso il valore è aumentato in maniera sensibile, stando all’indice europeo Liv-ex 100.
Il mercato vive un periodo di incertezza e il rischio recessione è nell’aria. Per questa ragione, gli investitori scelgono sempre più questo asset per diversificare i propri portafogli. Una scelta che risiede nelle caratteristiche intrinseche del vino pregiato, caratterizzato da un trend positivo costante negli anni. La progressiva scarsità dell’offerta, provocata da una produzione limitata e dal consumo, fa crescere il suo valore in maniera esponenziale. In altre parole, ogni bottiglia da collezione aperta fa aumentare il prezzo delle altre.
Il ruolo del cambiamento climatico
Il cambiamento climatico influirà in maniera sempre più determinante su produzione e qualità del vino. Si stima che nei prossimi anni siccità e climate change provocheranno scarsità di raccolti e modificheranno le caratteristiche organolettiche e sensoriali dell’uva.
«Nel 2022, ad esempio, la produzione dei vini en-primeur di Bordeaux è stata solo del 30% rispetto all’annata precedente. Questo significa che, per forza di cose, la quantità delle bottiglie prodotte sarà minore e i prezzi di partenza più alti. Tra 7-9 anni quando i vini saranno pronti per essere venduti – 2 anni per l’imbottigliamento e 5-7 anni come durata dell’investimento – la disponibilità di bottiglie sarà ancora più bassa e i prezzi, per una logica puramente commerciale, saranno sempre più alti», ha affermato Emanuel Paglicci, CEO di Wine Profit.
Come investire in vino pregiato?
La promessa di guadagni importanti non deve però portare a spendere alla cieca. Sono quattro i passaggi che aiutano a creare collezioni di vini su misura, garantire la qualità dello stoccaggio e della maturazione finché non raggiungono il picco finanziario, secondo Wine Profit.
Prima di tutto è importante informarsi riguardo rischi, benefici e migliori investimenti. Eventi, degustazioni, webinar in diretta, consulenze e l’applicazione proprietaria, sono strumenti utili ad aumentare la conoscenza del settore. La figura dell’Account Manager può offrire supporto nella scelta e nella gestione delle bottiglie. Definire una strategia e una proposta di collezione di vini è il primo passo.
Il secondo step è la scelta delle bottiglie migliori, incentrata su etichette esclusive e di qualità, che promettono maggiori guadagni futuri. Dopo l’acquisto, lo stoccaggio del vino svolge un ruolo centrale per mantenere inalterato il valore di un vino pregiato. Esistono appositi magazzini fiscali, dedicati a bottiglie da collezione, che ne assicurano la corretta conservazione. Lo stoccaggio ideale prevede il posizionamento orizzontale, l’assenza di vibrazioni e forti odori, temperature costanti e la bassa esposizione a luce e umidità.
In questo modo la bottiglia continuerà ad accrescere il suo valore fino a raggiungere il suo picco. A quel punto, entriamo nella fase quattro: la liquidazione sul mercato. L’investitore può decidere di vendere il vino a ristoranti, ristoranti, alberghi, enoteche o collezionisti privati. ©
Photo by Vasiliisa “Wine” Canva