giovedì, 2 Maggio 2024

Debiti sempre più cari ed eurorecessione: Piazza Affari ingolfata

Sommario

Meno 0,71%. Settimana quasi tutta negativa per Piazza Affari. Non ci sono stati tonfi epocali, ma la discesa è stata costante, dopo aver ritentato – sette giorni fa – di vedere cosa c’è al di là dei 28mila punti, il muro che frena ogni aspirazione di Milano ormai da parecchio tempo. La scusa di oggi è l’indice Pmi sull’eurozona dove emerge una frenata del settore servizi, dopo che la manifattura è già in recessione. Il timore dei mercati è che i rialzi (soprattutto futuri) dei tassi targati Bce forse non porteranno a un atterraggio morbido. Al di là però di possibili spiegazioni ai movimenti, rimane sullo sfondo un tema: un costo del denaro maggiore inevitabilmente metterà pressione sulle spese aziendali e legherà le mani alle politiche fiscali degli Stati, sempre più indebitati.

Rosso acceso

Scivolone di Saipem (-4,3%), tirata giù dalla pesantezza del petrolio legata alle intenzioni delle banche centrali occidentali di aumentare ancora i tassi e alla forte debolezza dell’industria. Giù ovviamente gli industriali: i peggiori Prismyan, Cnh ed Stm con ribassi superiori al 2%. Male anche le banche, mentre c’è il segno verde davanti a Recordati e Ferrari. De Nora perde oltre il 5%, perché non piace al mercato la valorizzazione della partecipata Thyssenkrupp Nucera (insieme al colosso tedesco Thyssenkrupp) che debutterà alla Borsa di Francoforte il 7 luglio.

Eni a tutto gas, eolico in crisi

Eni insieme alla controllata norvegese Vår acquisirà per 4,9 miliardi Neptune, società leader nell’esplorazione e produzione, con attività a basse emissioni e focalizzate sul gas in Europa occidentale, Nord Africa, Indonesia e Australia. L’operazione porterà un miliardo di flusso cassa in più al Cane a sei zampe e garantirà 4 miliardi di metri cubi di gas aggiuntivi all’Europa. Questo perchè c’è la transizione, ma per ora il metano è fondamentale, come ha detto l’ad di Eni, Claudio Descalzi, durante la conference call con gli analisti. Il titolo cede lo 0,7%, trascinato dai ribassi del petrolio. Però è andata molto peggio a Siemens Energy, uno dei colossi della produzione di turbine eoliche, crollata del 36% a Francoforte per i continui guasti (senza contare le autorizzazioni lente) che peseranno più o meno per 1 miliardo di euro.

Ferretti mister miliardo

Lunedì debutterà a Piazza Affari una delle aziende leader mondiali del lusso, Ferretti Yacht. Già scambiata ad Hong Kong, ha deciso per la doppia quotazione anche a Milano. Quasi una rarità vista la perenne fuga di titoli dal listino milanese. Il prezzo di partenza è fissato a 3 euro per azione, un numero che valorizza il gruppo un miliardo. ©

Classe 1977. Giornalista. Lavoro all’agenzia di stampa Green Economy Agency, dove seguo il mercato dell’energia e non solo. Ex vicedirettore di Libero. Da sempre appassionato di economia e finanza, su il Bollettino scrivo la rubrica “Buy Buy, cosa succede in Borsa”, dove racconto gli spunti della seduta appena conclusa e segnalo appuntamenti e possibili titoli da seguire per il giorno successivo.