Trenta giugno da record. Piazza Affari termina una settimana tutta verde sfondando i 28mila punti e rivedendo i livelli di settembre 2008, che però è pur sempre ricordato come il mese del crac Lehman Brothers. Apple tocca quota 3mila miliardi di capitalizzazione, primo titolo della storia a valere una cifra simile che equivale al Pil francese, grazie a un rialzo superiore al 50% da inizio anno. La Borsa di New Delhi aggiorna i massimi di sempre sulla scia di un’atmosfera elettrizzata nei confronti del gigante asiatico soprattutto sul fronte tecnologico. A spingere le Borse i dati sull’inflazione dell’eurozona che scende al 5,5% ai minimi da 17 mesi, sotto le attese del mercato, e dell’indice core (che esclude cibo ed energia) dei principali prezzi al consumo americani – il più seguito dalla Fed – che scende sotto le stime a +4,6% a maggio. La notizia più importante è però la rottura di un muro, che sembrava invalicabile, per Milano. Quello appunto dei 28mila: +1,04% a 28.220 punti. Ora si potrà puntare ai 48mila del 2000 mai più rivisti?
Il rally di Milano dell’ultimo anno
Doveva abbattersi la tempesta perfetta su Piazza Affari dopo le dimissioni del governo Draghi a luglio dello scorso anno. In realtà la Borsa di Milano è la migliore al mondo, se togliamo il Bist di Istanbul cresciuto del 135% rispetto al 30 giugno 2022. L’indice turco tuttavia è drogato da un effetto cambio, cioè dal fatto che la lira turca è crollata ai minimi termini. Piazza Affari per cui si può definire la migliore al mondo negli ultimi 12 mesi: +32,4%. Fra gli indici big si registra poi il +27,97% del Nikkei e il +26,15% del Dax di Francoforte, seguito dal Cac 40 parigino (+25%) e dal Nasdaq (+24%). I peggiori, rispetto al 30 giugno dello scorso anno, sono le borse cinesi, tutte sotto di circa il 15%.
Cacao meravigliao
Nei primi sei mesi del 2023 le commodity che hanno registrato la miglior performance sono caffè, cacao e succo d’arancia. Mentre i tre peggiori sono palladio, nichel e gas. Il prezzo del caffè è salito del 34,6%, quello del cacao del 26,2%, mentre il succo d’arancia è rincarato del 25%. Il palladio ha lasciato sul terreno il 32,4%, quasi come il nichel (-32,5%), mentre il gas è la peggior commodity da inizio anno col suo -40%
Doccia fredda per il Bitcoin
Come riporta il Wall Street Journal, la Securities and Exchange Commission (Sec) avrebbe fatto sapere a BlackRock, Fidelity e ad altri big di Wall Street che sono inadeguate le domande presentate per il lancio di fondi negoziati sul Bitcoin. Immediatamente la criptoattività più famosa perde colpi tornando anche sotto i 30mila dollari. ©