lunedì, 29 Aprile 2024
rublo

Un rublo vale un centesimo. Record negativo per la valuta russa, se non si contano i primissimi momento dopo l’invasione dell’Ucraina. Quali sono i motivi e le conseguenze di questo calo di valore?

Perché il rublo vale così poco

A luglio 2022 il rublo, la moneta russa, toccava i suoi massimi dal 2014. Cambiava con l’euro a 18 centesimi, non una valuta forte, ma comunque un risultato migliore rispetto al recente passato. Da settembre però è iniziato uno calo costante che lo ha portato negli ultimi giorni della settimana passata a superare i 100 rubli per euro.

L’andamento di lungo termine si spiega con la fine dell’anno fiscale. In questo momento molti esportatori sono costretti a scambiare valuta russa per altre valute estere, per pagare i costi delle importazioni, sempre più alti a causa delle sanzioni. Questo immette una grande quantità di rubli nel sistema, facendone calare il valore.

Gli analisti prevedevano che, con l’arrivo dell’estate, il trend si sarebbe invertito, ma così non è stato. Un ruolo in questo andamento negativo potrebbe averlo avuto il tentativo di insurrezione da parte del capo di Wagner Evgenij Prigozhin, ma secondo buona parte degli osservatori, la questione è un’altra.

Il valore del rublo è legato soprattutto all’andamento delle esportazioni. Le sanzioni stanno avendo effetto in questo ambito. Il petrolio ha reso il 43% in meno dell’anno scorso alle aziende di Mosca, che significa meno tasse ad un governo centrale impegnato in una costosa guerra. Per coprire le uscite il Cremlino è costretto a stampare rubli e più ce ne sono in circolazione, meno valgono.

Le conseguenze

Il calo del valore del rublo può essere visto come un vantaggio, perché permette al governo russo di coprire le spese, ma le conseguenze negative potrebbero facilmente offuscare questo beneficio. La Russia ha bisogno di soldi e non potendo più fare affidamento sulle esportazioni energetiche come prima della guerra, deve emettere bond. Una moneta debole rende però più difficile questa operazione. Il basso valore del rublo significa un’inflazione molto alta e quindi tassi di interesse che crescono

L’altra conseguenza riguarda esportazioni e importazioni. Un rapporto di debolezza con il dollaro facilita chi deve vendere merce all’estero. Al contrario però rende complicate le importazioni, di cui la Russia ha un disperato bisogno per sostenere la guerra in Ucraina. Per il momento la Banca Centrale non sembra voler intervenire, ma se il valore del rublo dovesse calare ulteriormente, sarebbe inevitabile una stretta sui tassi di interesse o una riduzione della spesa pubblica. ©

📸 Credits: Canva

Attento alle tendenze e profondo conoscitore della stampa estera, è laureato in Storia del giornalismo all’Università degli Studi di Milano. Dinamico, appassionato e osservatore acuto, per il Bollettino si occupa principalmente del mondo dello sport legato a quello finanziario e del settore dei videogiochi, oltre che delle novità del comparto tecnologico e di quello dell’energia.