La colomba colora le nostre tavole nelle festività pasquali. Un dolce che per il 60% degli italiani rappresenta, secondo i sondaggi di AstraRicerche, il simbolo della Pasqua. I criteri di scelta sono sostanzialmente due: qualità degli ingredienti e prezzo. Ma quanto ci costa mangiare la colomba pasquale?
I prezzi delle colombe pasquali
Le indagini di mercato di Altroconsumo annunciano la stabilità dei prezzi del tipico dolce pasquale. Non sono attese particolari sorprese sugli scaffali, come invece è avvenuto lo scorso anno quando si è assistito all’aumento del 20% dei costi sostenuti per acquistare qualsiasi genere di colomba. I rincari sono lievi e si attestano su una forbice variabile che va da 1 centesimo a 18 centesimi di euro.
I costi delle colombe più elaborate
La fantasia dei pasticceri non ha limiti. Così anche la tradizione è stata travolta da numerose rivisitazioni in versione moderna dei dolci tipici. La colomba pasquale non fa eccezione. Quanto vale la creatività? Si stima che dai 6,50 euro al chilo dei prodotti commerciali low cost è possibile raggiungere i 45,50 euro al chilo per quelli più elaborati. Costa quindi in media 7 volte in più del prezzo base, ma dopo le feste sarà sottoposto a sconti e offerte speciali per evitare che restino invendute prima della scadenza.
Quanto vogliono spendere gli italiani
I sondaggi Altroconsumo permettono di far luce sulle intenzioni di acquisto degli italiani. Lungo lo Stivale ben 2/3 dei consumatori hanno affermato di non voler sborsare più di quanto speso lo scorso anno per acquistare la colomba pasquale. Solo 1/3 è convinto di voler investire maggiori risorse per allietare i palati di parenti e amici. Mediamente spendono 10 euro per confezione, con uno scarto che oscilla dai 5 ai 25 euro e comprano i dolci pasquali in supermercati e ipermercati. Cala intanto la percentuale di coloro che vanno in pasticceria per trovare la colomba da portare in tavola. Un effetto diretto del carovita che induce a sacrificare la gola per far fronte alle spese quotidiane. ©
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