sabato, 5 Ottobre 2024

Calciomercato di rinunce in Arabia Saudita: qual è il vero motivo?

Sommario
Calciomercato in Arabia

La Saudi Pro League potrebbe aver già intrapreso la via del tramonto. O almeno, questo è quello che dicono i numeri. Lo scorso 2 settembre si è chiusa ufficialmente la finestra estiva di calciomercato in Arabia Saudita, con un calo assoluto – in termini di soldi spesi – del 75% rispetto all’estate 2023. 330 milioni di euro totali, contro i circa 940 milioni di euro della passata stagione. Una variazione di ben 610 milioni di euro che, come sottolineato dal CIES Football Observatory, potrebbe rappresentare un primo allarme del minor appeal del campionato arabo. 

Meno colpi in Arabia Saudita: calciomercato di risparmio?

  • Ivan Toney (attaccante) dal Brentford all’Al-Ahli: 42 milioni di euro;
  • Moussa Diaby (esterno offensivo) dall’Aston Villa all’Al-Ittihad: 60 milioni di euro;
  • Mohamed Simakan (difensore) dal Red Bull Lipsia all’Al-Nassr: 45 milioni di euro;
  • Joao Cancelo (terzino) dal Manchester City all’Al Hilal: 30 milioni di euro.

Sono questi i principali colpi di mercato avvenuti durante l’ultima finestra di calciomercato in Arabia Saudita. Nomi altisonanti a cifre importanti, ma ben distanti da quanto visto la passata stagione. Quando la Lega con alle spalle il fondo PIF aveva accolto campioni del calibro di:

  • Riyad Mahrez (attaccante) dal Manchester City all’Al-Ahli: 35 milioni di euro;
  • Gabri Veiga (centrocampista) dal Celta Vigo all’Al-Ahli: 30 milioni di euro;
  • Allan Sain-Maximin (attaccante) dal Newcastle all’Al-Ahli: 18 milioni di euro;
  • Fabinho (centrocampista) dal Liverpool all’Al-Ittihad: 46,7 milioni di euro;
  • Karim Benzema (attaccante) dal Real Madrid all’Al-Ittihad: gratis;
  • N’Golo Kanté (centrocampista) dal Chelsea all’Al-Ittihad: gratis;
  • Sadio Mané (attaccante) dal Liverpool all’Al-Nassr: 30 milioni di euro;
  • Marcelo Brozovic (centrocampista) dall’Inter all’Al-Nassr: 18 milioni di euro; 
  • Neymar (attaccante) dal PSG all’Al-Hilal: 90 milioni di euro; 
  • Sergej Milinkovic-Savic (centrocampista) dalla Lazio all’Al-Hilal: 40 milioni di euro.

La nuova strategia per affermarsi

Uno stop ai trasferimenti folli, che rispetta a pieno le previsioni iniziali. Niente perdita di fascino o voglia di fuggire: dietro il fenomeno Arabia Saudita c’è un progetto a lungo termine. Quello voluto dal Fondo PIF e dalla Famiglia Reale araba, che punta alla stabilizzazione e all’affermazione del calcio asiatico nel mondo. Per poter mettere i bastoni tra le ruote all’Olimpo europeo e per attirare sempre più stelle dello sport e sponsor milionari. Il vero obiettivo dell’ultima estate è stato quello di trattenere tutti i grandi protagonisti del campionato. In che modo? Con investimenti massicci sulle infrastrutture e con una proposta di opzione di investimento per i calciatori stessi. Come spiegato da un portavoce della Saudi Pro League al The Athletic, l’idea è di offrire la possibilità ai tesserati stessi di acquisire quote di partecipazione delle squadre in cui giocano. Ma solo una volta aver annunciato il ritiro dal calcio giocato.

Cambiano le regole

La Saudi Pro League deve iniziare a generare ricavi. Questo è il grande obiettivo prefissato lo scorso anno, e che verrà alimentato da un cambio di regole. Seguendo il modello della MLS americana, che da tempo sta spingendo verso la privatizzazione dei club partecipanti alla lega. E non solo, perché si vuole anche accelerare per la valorizzazione dei vivai e delle giovanili. Motivo per il quale, ormai qualche mese fa, in Arabia Saudita è stato introdotto un sistema tutto nuovo. Che dà modo ai club di tesserare 10 giocatori stranieri e non più 8. Ma solo ad una condizione: i 2 posti extra devono essere occupati da atleti nati dopo il 2003. Novità anche per il campionato giovanile, che da Under 19 passa ad Under 18, così da poter agevolare un passaggio più immediato alla massima Lega per i giovani talenti.

Sempre pronto a rinnovarmi e ad approfondire ogni giorno i temi che mi appassionano, credo che il giornalismo abbia una responsabilità enorme nella società. Per il Bollettino scrivo di sport e tecnologia, mi occupo anche di economia, attualità, musica e cinema.