martedì, 23 Aprile 2024
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Prende il via HERCCULES, il progetto dal nome antico che esplora la possibilità di trasformare l’industria in “assorbitore” di anidride carbonica attraverso tecnologie innovative. L’idea è catturare la CO2 emessa nell’atmosfera da impianti e processi industriali e immagazzinarla in formazioni rocciose profonde (CCS) o convertirla in materiali utili (CCU), materie prime per biocarburanti, prodotti chimici e materiali da costruzione. Gli “Eroi nel Sud Europa per decarbonizzare l’industria con la cattura, l’utilizzo e lo stoccaggio di CO2 (CCUS)” avranno un budget di 40 milioni di euro per sperimentare innovazioni e modelli replicabili da diverse filiere. Il focus principale riguarda l’edilizia e il ciclo dei rifiuti, due settori importanti in ottica di economica circolare.

L’impegno di HERCCULES per la decarbonizzazione dell’industria

Le attività di studiosi, ricercatori e ingegneri riguarderanno principalmente i processi di produzione di cemento e termovalorizzazione dei rifiuti. Tuttavia, l’approccio multidisciplinare che caratterizzerà gli aspetti tecnologici, infrastrutturali e di sicurezza favorirà diverse applicazioni industriali. Scienziati e ingegneri svilupperanno modelli di business scalabili e replicabili su larga scala contro le emissioni di CO2.

Il consorzio coordinato da Laboratorio Energia e Ambiente Piacenza (LEAP) raccoglie 23 partner internazionali. I rappresentanti italiani sono EU Core Consulting, Eni, A2A, Air Liquide, Buzzi Unicem, Politecnico di Milano, BCG, ClustER Greentech.

I partner internazionali contribuiranno con 10 milioni di euro, i restanti 30 milioni arriveranno dal programma della Commissione Europea Horizon Europe.

Il Ravenna Carbon Capture and Storage Hub

Ravenna sarà il quartiere generale del gruppo HERCCULES. È la città scelta da Eni per la nascita del nuovo hub della cattura e stoccaggio della CO2. Il centro sorgerà nei giacimenti esauriti di gas e sarà operativo dal 2027. Si tratta di un progetto che accelererà la creazione di una filiera italiana della CCS, secondo Salvatore Giammetti, Responsabile di Carbon Capture, Utilization & Storage Eni.

«All’interno dell’impegno di Eni verso la decarbonizzazione in Italia stiamo sviluppando il progetto Ravenna CCS Hub. È basato sul riutilizzo dei nostri giacimenti di gas esauriti dell’Adriatico per il quale abbiamo recentemente siglato un accordo di collaborazione con Snam», ha dichiarato Giammetti. «La prima fase del progetto, già autorizzata, verrà avviata all’inizio del 2024, con una seconda fase prevista in operazione nel 2027. Questo progetto permetterà lo sviluppo su scala industriale anche in Italia di un processo essenziale per il raggiungimento degli obiettivi climatici. Consentirà al nostro Paese di allinearsi a quanto stanno facendo i Paesi del Nord Europa. In primis il Regno Unito, dove siamo impegnati con altri due progetti analoghi. Eni è impegnata anche sul fronte dell’innovazione nel campo delle tecnologie di Utilizzo, come nel caso del processo di mineralizzazione e-CCM. Prcessi che la nostra ricerca e sviluppo sta sviluppando per applicazioni nel settore del cemento».

«Per questi motivi Eni ha aderito con convinzione al progetto HERCCULES, al quale collaborerà mettendo a disposizione la sua esperienza di operatore industriale di Trasporto e Stoccaggio. Le infrastrutture del progetto Ravenna Hub permetteranno di stoccare in modo permanente l’anidride carbonica catturata negli stabilimenti dei partner italiani del progetto, inserendo le tecnologie di cattura innovative che verranno dimostrate in HERCCULES in una filiera CCUS industriale», ha aggiunto il Responsabile di Carbon Capture, Utilization & Storage Eni.

Il viaggio della CO2

L’anidride carbonica arriverà all’hub di Ravenna grazie a Air Liquide, che trasporterà l’anidride carbonica dalle aziende e fornirà l’ossigeno necessario per condurre i test.

«L’esperienza di Air Liquide nella gestione della CO₂ si estende su tutta la catena del valore, dalla cattura alla purificazione e liquefazione, fino al trasporto verso i siti di stoccaggio o la sua valorizzazione per la fornitura a svariati mercati, come l’industria agroalimentare o il trattamento delle acque», ha spiegato Francesca Stercal, Large Industries Commercial Director della società. «È grazie alle continue innovazioni e alla varietà di applicazioni sviluppate che possiamo portare il nostro contributo al progetto. Forniremo un benchmark delle tecnologie di cattura in uso su larga scala».

«Nell’ambito del progetto HERCCULES, Air Liquide si occuperà inoltre del trasporto della CO₂ dai siti industriali di cattura al sito di stoccaggio di Ravenna e della fornitura dell’ossigeno necessario per condurre le campagne di test», ha aggiunto Stercal.

CO2, il cemento diventa un alleato della decarbonizzazione

Le oltre 9000 ore di test su processi innovativi di cattura della CO2 saranno condotti nei due cementifici di Buzzi Unicem e Titan Cement, in Grecia.

«Il progetto HERCCULES è di particolare importanza per TITAN Cement, in quanto si allinea con le nostre priorità strategiche nella decarbonizzazione della produzione di cemento. Rientra nei nostri sforzi per esplorare e implementare nuove tecnologie che ci aiuteranno a raggiungere l’obiettivo zero netto. Inoltre, offriremo ai nostri clienti prodotti e soluzioni sostenibili», ha dichiarato Marios Katsiotis, Capo del Dipartimento Innovazione di TITAN Cement.

«Nel progetto HERCCULES implementeremo tecnologie di cattura ibrida del carbonio per assorbire fino a 8 tonnellate di CO2 al giorno dai gas di scarico del cemento. Convertiremo una parte in materiali da costruzione a basso tenore di carbonio, oltre a dimostrare lo stoccaggio nei pozzi petroliferi in esaurimento nel Sud Europa».

«Buzzi Unicem avrà un ruolo primario, ospitando presso la nostra cementeria di Vernasca (PC) un impianto pilota di cattura CO2 a solvente. Inoltre, renderemo disponibile la CO2 liquefatta per il trasporto via camion all’hub di Ravenna e il successivo stoccaggio. Saremo, inoltre, responsabili delle attività di dimostrazione della cattura e mineralizzazione della CO2 con zeoliti», ha spiegato Luigi Buzzi, Direttore tecnico di Buzzi Unicem.

Il ruolo del Termovalorizzazione A2A

Il termovalorizzatore di A2A Silla 2 ospiterà gli impianti sperimentali basati su avanzate tecnologie di cattura ossi-combustione e post-combustione. Tra queste spiccano il Calcium Looping, sviluppato da Sumitomo SHI FW, e i processi criogenici di purificazione realizzati da TPI, che permettono di separare l’anidride carbonica con un’efficienza e purezza vicina al 100%.

«In HERCCULES, SFW svilupperà, progetterà, costruirà, e supporterà la gestione dell’impianto pilota per la cattura parziale di CO2 nel termovalorizzatore Silla 2. Questa esperienza consentirà lo sviluppo di un sistema per la cattura di tutta la CO2 generata durante il processo», ha spiegato Edoardo Coda, direttore Ricerca e Sviluppo di Sumitomo SHI FW. La multinazionale possiede centri di ricerca, ingegneria e fabbricazione in Finlandia, Polonia, Cina e Giappone. © Photo by FelixMittermeier on Canva.com

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