lunedì, 7 Ottobre 2024

Mentre le big tech licenziano la moda assume

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La moda viaggia controtendenza. Mentre molte aziende, in particolar modo i colossi tech, arrancano e danno il via a una serie di licenziamenti e tagli alle spese, il lusso sembra essere inarrestabile. L’abbiamo visto con Lvmh ed Hermès, ma anche l’italiana Prada non è da meno. Il gruppo ha chiuso il 2022 con un giro d’affari in crescita del 25% a quota 4,2 miliardi di euro e i suoi brand (Prada e Miu Miu) hanno conquistato il podio di Lyst come marchi più desiderati del momento. Adesso l’azienda di lusso ha in cantiere grandi progetti per continuare a crescere e raggiungere 10 miliardi di fatturato in 10 anni. Ecco come.

Prada pronta a investimenti per 60 milioni di euro

Nel 2023 la società di moda investirà 60 milioni di euro per implementare la capacità produttiva e la sua catena di approvvigionamento. «Vogliamo ampliare l’integrazione verticale della supply chain», ha dichiarato il direttore industriale di Prada Massimo Vian. «A Torgiano, vicino al Tevere, amplieremo lo stabilimento dedicato alla maglieria. E vicino ne apriremo uno nuovo che produrrà calzature, sneakers in particolare, attraverso processi automatizzati. Nel mondo del lusso saremo i primi ad adottare un processo di automatizzazione della produzione».

Il nuovo impianto produttivo dedicato esclusivamente al footwear dovrebbe essere inaugurato già entro fine anno. Una struttura di 9mila metri quadri che ospiterà 250 dipendenti. I 60 milioni di euro in nuovi investimenti andranno così a sommarsi ai 140 milioni totali stanziati dal 2019 al 2022. Per un totale di 200 milioni in 5 anni.

Oltre 400 nuove assunzioni in Italia entro fine anno

Gli investimenti porteranno con loro anche un relativo aumento dell’organico. Mentre molte aziende di moda licenziano, il gruppo va controtendenza e ha infatti in programma un piano di assunzioni nell’area industriale, finalizzato all’inserimento di oltre 400 nuovi dipendenti su scala nazionale. Il tutto sempre entro la fine dell’anno. Nello specifico, il piano di reclutamento si concentrerà in particolar modo sul territorio toscano, umbro e marchigiano.

«Potenziamo la nostra struttura industriale, rispettosi dei partner di lungo periodo. Le oltre 400 assunzioni saranno strategiche per far crescere il gruppo nei prossimi anni e la Prada Group Academy giocherà un ruolo sempre più fondamentale per il nostro sviluppo e per quello del tessuto produttivo italiano del settore. Consideriamo nostro dovere formare giovani talenti e mantenere vivo il sapere artigianale. Il solido assetto industriale è uno dei vantaggi competitivi del gruppo. L’obiettivo è conferire alla società maggiore autonomia e agilità nel rispondere alle esigenze del mercato. Già oggi, il controllo qualità di tutte le materie prime, dei prodotti finiti e la logistica sono gestiti internamente».

Possibili nuove acquisizioni lungo la filiera

L’obiettivo di Prada, come confermato da Patrizio Bertelli (Presidente del Consiglio di Amministrazione e Amministratore Esecutivo), è rompere il tetto di 10 miliardi di fatturato in 10 anni. Per far ciò è necessario un incremento produttivo e lo stesso imprenditore ha dichiarato di non escludere «possibili acquisizioni lungo la filiera, a cominciare dalla rete dei fornitori». ©

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