Ultimo e decisivo sprint per Lecco e Foggia, che al Rigamonti-Ceppi si contenderanno l’accesso al prossimo campionato di Serie B. Si riparte dall’ 1-2 del match di andata a favore dei lombardi.
La legge Melandri e la suddivisione del budget
Le squadre di Lega Pro che portano avanti una gestione economico-finanziaria precisa ed oculata, fanno totale affidamento sulla legge Melandri che, nell’ultima Lega Pro, ha distribuito 38 milioni di euro totali a tutti i club del campionato. La ripartizione delle risorse prevede un 40% distribuito in parti uguali.
Il 30% è previsto per la composizione delle rose con particolare attenzione all’utilizzo dei giovani (giocatori nati dal 2005 al 2003). Il 24% è per le infrastrutture e i risultati del settore giovanile; mentre il 6% in merito ai risultati sportivi. Ogni società in Lega Pro ha la possibilità di incassare 400 mila euro da questa ripartizione.
Discorso diverso per la Serie B che permette a tutti i partecipanti di ricevere una cifra media che varia dai 5 agli 8 milioni di euro a stagione, frutto di una maggiore entrata generata dalla vendita dei diritti TV, sia in Italia sia all’estero.
I diritti televisivi
Uno dei fattori che condizionano fortemente le due categorie è quello dei diritti televisivi: da Helbiz Media, distributore esclusivo del campionato cadetto dei diritti all’estero. La Lega di B ha incassato 2,5 milioni, per il pacchetto digitale/satellite Sky ha versato 16 milioni di euro; per quello internet si sono mossi in tre: la stessa Sky, Dazn ed Helbiz Media, che hanno versato 10 milioni a testa.
Introiti praticamente raddoppiati rispetto al triennio precedente: da 24,9 milioni a 48,5 milioni di euro per l’annata appena conclusa, a cui vanno sommati i proventi derivanti dalla legge Melandri dalle sponsorizzazioni e dai contributi della FIGC.
Il fattore mercato e stipendi
Il passaggio in Serie B comporta necessariamente il confronto con la realtà del calciomercato. La cifra più pesante nei bilanci di tutte le squadre è il monte ingaggi. Se per la Lega Pro le società sono alla ricerca dell’auto sostentamento, molto attente quindi all’equilibrio tra entrate ed uscite, in Serie B per poter competere occorre investire sulla rosa. Ecco di seguito riportata la classifica della spesa complessiva effettuata tra cartellini e stipendi dei giocatori da parte delle partecipanti della Serie B 2022/23. ©
- Genoa 30.943.955
- Parma 26.171.651
- Venezia 20.857.951
- Cagliari 19.192.799
- Benevento 18.042.322
- Pisa 16.563.533
- Como 15.948.184
- Reggina 12.667.088
- Ternana 11.856.955
- Palermo 10.361.930
- Frosinone 10.148.024
- Spal 10.070.712
- Bari 8.969.812
- Ascoli 8.256.866
- Modena 8.173.543
- Brescia 6.643.276
- Perugia 6.579.175
- Südtirol 6.153.204
- Cosenza 5.232.878
- Cittadella 3.265.897
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