mercoledì, 1 Maggio 2024

Le Borse non capiscono la Russia e guardano a Fed e Bce

Sommario

Gli investitori in Borsa sembrano poco appassionati alle turbolenze russe, non capiscono cosa succeda veramente a Mosca. Il petrolio sale ma niente rally. Il tema più che Putin è la recessione che sembra incombere, almeno in Europa, perché gli effetti dell’aumento tassi inizia a farsi sentire sull’economia. L’indice Ifo tedesco cala ancora, scendendo ai minimi da dicembre 2022. del 2023, grazie alla disinflazione.

Scendono lo spread e l’interesse pagato dallo Stato italiano sul debito a 10 anni. Il rendimento dei Btp decennali scivola a 3,86%, minimo da 13 settimane. Si punta a un ammorbidimento della Bce sulla stretta?

Dopo una rincorsa durata ore la Borsa di Milano termina la seduta, in attesa di sentire cosa dirà Madame Lagarde tra stasera e domani. Con un +0,12% nonostante fosse arrivata a perdere anche un punto e mezzo. In America, partita verde, c’è comunque cautela in vista dei nuovi dati che saranno rilasciati questa settimana. Tra cui entrate e spese personali, nonché indici dei prezzi Pce, il dato legato all’inflazione più seguito dalla Fed.

Apple nuove record

Apple tocca il nuovo massimo storico in apertura in Borsa a 187,58 dollari. In Italia invece soffre il comparto difesa con Leonardo in fondo alla classe col suo -4,6%. Giù di oltre tre punti anche Tim, che per mesi sarà in altalena in attesa di chiudere la partita rete con Kkr o con altri. E poi giù le banche. Svetta invece Stm, con buoni dati da Taiwan sui chip, e comunque in salita gli energetici.

L’inflazione immobiliare cala in America?

L’affitto medio degli Stati Uniti a maggio è diminuito rispetto a maggio 2022, il primo calo dell’affitto annuale in almeno tre anni, secondo un rapporto di Realtor.com. Il prezzo medio lo scorso mese era di 1.739 dollari, tre in più rispetto ad aprile, ma -0,5% su maggio 2022. Il primo calo da quando Realtor.com ha iniziato a monitorare i dati anno su anno a marzo 2020. Una rondine non fa primavera. Ma avendo portato i tassi al 5,25% forse la Fed potrebbe vedere una riduzione dei cosiddetti beni dei servizi, ancora troppo duri da calare.

Grecia più sicura dell’Italia?

Il rendimento del titolo di stato greco a 10 anni ha continuato a scendere fino al 3,5%, il livello più basso dall’agosto 2022. Il mercato festeggia la vittoria elettorale di Kyriakos Mitsotakis che potrà formare un governo monocolore. Pronto secondo le intenzioni a varare ulteriori riforme mantenendo una posizione fiscale prudente. La Grecia, dopo un decennio di passione, potrebbe raggiungere lo status di investment grade quest’anno. L’interesse pagato sul titolo di stato decennale ellenico rimane così inferiore a quello del titolo italiano, che si attesta al 3,8-3,9%, così come quello britannico, che rende il quasi 4,3%.

Occhio alla Turchia

La lira turca ha esteso le perdite a nuovi minimi storici di 25,9 per dollaro. La scorsa settimana la banca centrale di Ankara aveva aumentato i tassi di interesse di 650 punti base, portandoli al 15%. Segnando un’inversione di tendenza rispetto alla precedente politica monetaria ultra-allentata, ma la mossa non ha soddisfatto le aspettative del mercato che puntava addirittura sul 21%. Gran parte del debito estero turco poi è in dollari: se la Fed alzerà ulteriormente il costo del denaro, come ha promesso Jerome Powell, il Paese di Erdogan rischia grosso. ©

Classe 1977. Giornalista. Lavoro all’agenzia di stampa Green Economy Agency, dove seguo il mercato dell’energia e non solo. Ex vicedirettore di Libero. Da sempre appassionato di economia e finanza, su il Bollettino scrivo la rubrica “Buy Buy, cosa succede in Borsa”, dove racconto gli spunti della seduta appena conclusa e segnalo appuntamenti e possibili titoli da seguire per il giorno successivo.