domenica, 28 Aprile 2024

Carte di pagamento: boom in Italia, ma futuro grigio

Sommario

Gli italiani preferiscono pagare con la carta plastificata, uso del contante in diminuzione. I comportamenti di spesa e le modalità di pagamento dei consumatori diventano strutturali, grazie alla piena ripresa delle attività e dei servizi di intrattenimento. Nel corso del 2022, il numero di pagamenti effettuati con strumenti diversi dal contante a livello nazionale è cresciuto del 16%, aumento che sale al 21% se si considerano i pagamenti con le sole carte di debito, credito e prepagate. È quanto emerge dalla 21° edizione dell’Osservatorio Carte di Credito e Digital Payments curato da Assofin e Nomisma.

Carte di credito

L’Italia registra circa 13,4 milioni di carte di credito attive. Questo porta a un impressionante valore complessivo di transazioni che supera i 101 miliardi di euro, segnando una crescita del 20% rispetto all’anno precedente. Inoltre, c’è stato un incremento a doppia cifra nel numero delle transazioni, sebbene a un ritmo più lento rispetto al 2021, con una media di circa 66 euro per singola operazione. Gli utenti che fanno uso frequente della funzionalità contactless sono in aumento, con il 33% che la utilizza più di sei volte al mese, in crescita rispetto al 25% del 2022. La frequenza media di utilizzo è passata da 4.2 a 4.5 volte al mese.

Carte di debito

Per quanto riguarda le carte di debito, il numero di transazioni effettuate ha visto una significativa crescita, con un incremento del +25.1% rispetto al 2021. Questo trend positivo è evidente anche quando si analizzano gli importi totali delle transazioni effettuate nel 2022, che si avvicinano ai 225 miliardi di euro. Ciò evidenzia come l’uso delle carte di debito sia diventato un’abitudine quotidiana per gli italiani.

«Siamo in una fase di prosecuzione della crescita. Certo, la nostra dimensione [in campo di pagamenti digitali, ndr] è ancora inferiore rispetto ad altri Paesi europei, ma abbiamo compiuto progressi significativi. Ora ci stiamo avvicinando a una fase di rallentamento. Il 2023 potrebbe sembrare più grigio rispetto al 2022. Tuttavia, è innegabile che il processo di transizione digitale proseguirà», dice Luca Dondi Dall’Orologio, Amministratore Delegato Nomisma.

L’effetto dell’inflazione sui consumi

Come evolverà la domanda di carte plastificate? Si è sviluppato un nuovo atteggiamento di prudenza tra gli italiani. Le famiglie si stanno adattando, cercando un equilibrio tra quantità e qualità, e mostrano una maggiore apertura all’innovazione. Ciononostante, l’aumento dei prezzi continua a generare aspettative di interventi concreti da parte dell’industria finanziaria. «L’inflazione incide sui bilanci delle famiglie, perciò prestano maggior attenzione nell’approccio al credito», dice Kristen Van Toorenburg Head of Statistics, Research and Training, Assofin. Una strategia efficace per contrastarla potrebbe essere proporre soluzioni innovative che migliorino il rapporto qualità-prezzo, aumentando il valore dell’esperienza e dei prodotti e servizi utilizzati. Tra queste, i pagamenti tramite smartphone o app, che rappresentano una delle soluzioni più innovative, stanno guadagnando sempre più notorietà e utilizzo tra i consumatori. Un’altra risposta che riscuote l’interesse degli italiani è l’Open Banking: grazie a questo sistema di dati aperti, è possibile offrire al consumatore strumenti che consentono un maggiore controllo e consapevolezza delle proprie spese e della propria situazione finanziaria. Infatti «6 italiani su 10 si dichiarano aperti verso le novità e le innovazioni tecnologiche perché semplificano la vita», afferma Stefania Conti Business Development Director, Ipsos.

Il Buy Now Pay Later (BNPL)

L’innovativo metodo di pagamento, che consiste nel dilazionare un acquisto in tre o quattro rate senza interessi, è noto a più della metà degli italiani tra i 18 e i 64 anni e al 66% della Generazione Z. Nonostante la carta di credito rimanga il metodo di pagamento online più utilizzato, l’uso del BNPL cresce a ritmi sostenuti. Le previsioni indicano che tale settore potrebbe raggiungere oltre 3 miliardi di euro entro il 2026, ma restano alcuni interrogativi sulla sostenibilità del business come servizio autonomo in un contesto europeo con alti tassi di interesse. L’introduzione della nuova direttiva sul credito ai consumatori porterà a una regolamentazione più rigida del BNPL, con l’obiettivo di proteggere i consumatori dal rischio di sovraindebitamento. «Il BNPL è credito, per la sua agilità apre un tema fondamentale di responsabilità, perché avvicina le nuove generazioni al prestito», dice Luigi Pace Direttore Centrale Marketing e Innovation, Compass Banca S.p.A. ©

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Laureato in Economia, Diritto e Finanza d’impresa presso l’Insubria di Varese, dopo un'esperienza come consulente creditizio ed un anno trascorso a Londra, decido di dedicarmi totalmente alla mia passione: rendere la finanza semplice ed accessibile a tutti. Per Il Bollettino, oltre a gestire la rubrica “il punto sui Mercati”, scrivo di finanza, crypto, energia e sostenibilità. [email protected]