martedì, 14 Gennaio 2025

Maglie da calcio, vendite da record tra tradizione e streetwear

Sommario
Il valore di vendita delle maglie da calcio

Un mercato, quello delle maglie da calcio, che non vuole fermarsi più. Dalle ultime tendenze allo streetwear, passando per le versioni storiche e quelle che strizzano l’occhio alla tradizione: tutti ne vogliono una. Secondo le stime di Technavio.com, entro il 2028 ci sarà un aumento del mercato pari a 3,36 miliardi di dollari. Per via del tasso di crescita annuo composto del 5,58%.

I 10 club europei che hanno guadagnato di più dalle vendite

Grazie al documento “European Club Finance and Investmen Landscape” della UEFA, è emersa la top 10 dei club europei che meglio hanno saputo capitalizzare la vendita delle proprie divise. El Clasico si sposta anche sul merchandising, con il Barcellona che guadagna la prima posizione e il Real Madrid che si “accontenta” della seconda. 153,11 milioni di sterline nella stagione 2022-23 per i blaugrana, 132,58 milioni per i blancos. Chiude il podio il Bayern Monaco, con 125,74 milioni di sterline. La prima (e unica) italiana tra le prime 10 è la Juventus, al nono posto con un fatturato di 63,30 milioni di sterline. Come indicato dalla UEFA, questi dati sono frutto della combinazione tra i ricavi della sponsorizzazione col produttore delle maglie e le vendite vere e proprie. In generale, tra il 2022 e il 2023 si è registrata una crescita del numero di acquisti pari al 26%.

Quali fattori contribuiscono all’aumento delle vendite

Ma per quale motivo un appassionato dovrebbe acquistare l’una o l’altra maglietta? Oltre al tifo, ci sono altri fattori dominanti. A partire dal design e dallo stile scelto. Dopo anni di sperimentazione, ora le grandi aziende si stanno rifacendo alla tradizione. La terza maglia dell’Inter per la stagione 2024-2025 riprende l’arancione della storica divisa del 1996-1997, il Milan celebra i 125 anni di storia del club con strisce rossonere verticali, la Fiorentina omaggia Firenze con il giglio rosso su sfondo bianco. Anche la personalizzazione gioca inevitabilmente un ruolo decisivo. Poter sfoggiare il nome e il numero del proprio beniamino è motivo di vanto e di orgoglio. Eloquenti in questo senso i numeri del primo Cristiano Ronaldo alla Juventus, ancora oggi da record con 520,000 maglie vendute in sole 24 ore.

La cultura del “Bloke Core”: il vintage va di moda

Immortalata lo scorso anno a Los Angeles con la maglia della Roma della stagione 1997-1998, Kim Kardashian ha dato il via ad un fenomeno senza precedenti. Si chiama Bloke Core, ed è la tendenza di abbinare maglie da calcio a jeans larghi, calze bianche e sneakers consumate. Non importa di che squadra siano o a quale giocatore appartengano: se è vintage, piace. Ci ha visto lungo la start up Classic Football Shirts, partita da una piccola realtà di Manchester e oggi punto di riferimento con sedi a Londra e Soho (New York). Il The Cherning Group ha deciso di investirci quasi 40 milioni di dollari lo scorso maggio, per entrare a far parte di un progetto in crescita costante. L’obiettivo è puntare sulla platea degli Stati Uniti, che oggi rappresenta il 15% del mercato globale di maglie vintage. L’arrivo di Lionel Messi all’Inter Miami nel 2023, la Copa America di quest’anno, il Mondiale per Club nel 2025, i Mondiali nel 2026 e le Olimpiadi nel 2028 sono tutti fattori che inevitabilmente contribuiranno alla crescita del soccer. E di conseguenza, delle vendite di kit da calcio.

Sempre pronto a rinnovarmi e ad approfondire ogni giorno i temi che mi appassionano, credo che il giornalismo abbia una responsabilità enorme nella società. Per il Bollettino scrivo di sport e tecnologia, mi occupo anche di economia, attualità, musica e cinema.