giovedì, 2 Maggio 2024

Perché il prezzo di un’azione sale o scende?

Sommario

I prezzi delle azioni sui mercati regolamentati si muovono in base alle aspettative e alle necessità dei soggetti che domandano e offrono questi titoli.

Ad esempio

Se dispongo di 100 azioni A e in un dato momento ho un imprevisto bisogno di liquidità, cercherò di vendere i miei titoli. Se non riesco a venderli subito ad un prezzo vicino al valore dell’ultima quotazione, per accelerare i tempi, proverò a offrirlo ad un prezzo inferiore. La disponibilità di titoli offerti a prezzo più basso attirerà altri compratori, finché non avrò raggiunto il mio obbiettivo di cedere tutti i titoli di cui ero in possesso. Nel frattempo, la conclusione delle mie transazioni a prezzi inferiori rispetto al valore di partenza, porterà la quotazione del titolo a ridursi. Viceversa, se gli operatori di mercato richiederanno quantità di un titolo maggiori, rispetto a quelle che gli altri sono disposti ad offrire al prezzo di partenza, per raggiungere il proprio obbiettivo dovranno accettare di pagare prezzi più elevati, spingendo la quotazione al rialzo.

Perché comprare o vendere un’azione?

Compresa la meccanica in base alla quale i prezzi di mercato aumentano o diminuiscono parliamo brevemente delle motivazioni che spingono gli operatori a cercare di vendere o comprare azioni. Tipicamente l’obiettivo di chi opera sui mercati azionari è quello di realizzare dei profitti, per cui chi cerca di acquistare dei titoli in genere nutre l’aspettativa di poterli poi rivendere ad un prezzo più elevato. Chi cerca di vendere, lo fa perché ha la necessità o la volontà di impiegare i fondi in strumenti alternativi e/o è convinto che nel tempo il prezzo di quel titolo potrebbe diminuire.

Da cosa dipendono le aspettative

Le aspettative sul fatto che un’azione in futuro possa aumentare o diminuire di valore possono essere legate ad una analisi fondamentale, che stima un valore teorico dell’azienda sottostante maggiore o minore rispetto alla capitalizzazione di borsa e dunque gli operatori cercano di vendere o comprare nella convinzione che il valore espresso dal mercato possa nel tempo allinearsi a quello stimato dalla teoria. In alternativa, gli operatori possono comprare o vendere sulla base di una analisi tecnica dell’andamento del titolo nel tempo, agendo nella convinzione che le prospettive future di un titolo possano essere stimate analizzando l’andamento precedente. ©

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Risposta a cura di Massimo Famularo, La finanza in soldoni

Laureato in Economia, Diritto e Finanza d’impresa presso l’Insubria di Varese, dopo un'esperienza come consulente creditizio ed un anno trascorso a Londra, decido di dedicarmi totalmente alla mia passione: rendere la finanza semplice ed accessibile a tutti. Per Il Bollettino, oltre a gestire la rubrica “il punto sui Mercati”, scrivo di finanza, crypto, energia e sostenibilità. [email protected]