martedì, 30 Aprile 2024

L’Inter tra Zhang e Oaktree, cosa può succedere ai nerazzurri

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Maggio sarà un mese fondamentale della storia dell’Inter. Non soltanto perché i nerazzurri sono sempre più vicini a conquistare lo Scudetto della seconda stella. A tenere banco sono anche le vicende societarie. In particolare, il 20 maggio, sarà la data in cui scadrà il prestito che il fondo statunitense Oaktree ha concesso a Grand Tower, la società veicolo attraverso cui la famiglia Zhang controlla l’Inter. Dopo quella data, sono diversi gli scenari possibili. 

L’estinzione del debito appare improbabile

Lo scenario più difficile è quello dell’estinzione del debito da parte degli Zhang. I proprietari dell’Inter e di Suning non dispongono infatti di grandi liquidità, sia per la stretta sugli investimenti esteri nello sport da parte del governo cinese sia per le difficoltà della società di famiglia (che ha comunque ridotto le sue perdite del 75 per cento nell’ultimo anno, stando all’ultimo rapporto finanziario). Per estinguere il debito con Oaktree, gli Zhang dovrebbero quindi trovare un nuovo prestito da un altro finanziatore, saldare il debito e – di fatto – spostare il problema in avanti, magari al 2027. Su questa ipotesi lavorano come advisor Goldman Sachs e Raine Group. 

Zhang pensa al 2027 ma Oaktree non è convinta

L’ipotesi di rimandare il problema al 2027 è quella che gli Zhang preferirebbero. A tal proposito, da mesi trattano anche con Oaktree. L’idea è quella di aumentare il tasso di interesse (dall’attuale 12 per cento si salirebbe al 20 per cento), pagare subito gli interessi maturati dal 2021 (anno in cui il prestito è stato erogato), pari a 100 milioni di euro, e prolungare il prestito per altri tre anni. L’idea non sembra troppo gradita a Oaktree, che non considera gli Zhang in grado di saldare il debito. 

Oaktree potrebbe prendere il controllo dell’Inter

Se il fondo americano non dovesse accettare la proposta di rinviare la scadenza del prestito, diventerebbe proprietario del club nerazzurro. Le quote dell’Inter, infatti, furono usate da Grand Tower come garanzia per il prestito. Agli Zhang spetterebbe la differenza tra il valore della società meneghina (stimato in circa 1,2 miliardi di euro, a cui vanno sottratti tutti i debiti) e il valore del prestito. In più, i proprietari di Suning terrebbero anche la quota di prestito non utilizzata. Tradotto: da questa operazione, la famiglia cinese incasserebbe almeno 200 milioni di euro. 

Da Ziliacus a PIF: chi vuole l’Inter

Dal canto suo, comunque, Oaktree, una volta subentrata a Zhang, potrebbe cedere immediatamente il club, realizzando una discreta plusvalenza, sulla falsariga di quanto fatto da Elliot con il Milan qualche anno fa. Gli americani, infatti (che nello sport controllano direttamente il Caen, club della Ligue 2 francese), avrebbero già avuto contatti con diversi investitori interessati all’Inter. I nomi più importanti sono quello dell’imprenditore finlandese Thomas Ziliacus e quello del fondo sovrano saudita PIF, quest’ultimo particolarmente attivo nello sport e già proprietario del Newcastle in Premier League. ©

📸Credits: Canva

Laureato in Storia, entro in contatto con il mondo del giornalismo ai tempi dell’università attraverso testate locali, per le quali mi sono occupato soprattutto di sport, mia grande passione, ma anche di politica, attualità e temi sociali. Dal 2021 sono un giornalista pubblicista. Per Il Bollettino scrivo di sport.