mercoledì, 1 Maggio 2024

Nuova normativa sulla crypto-evasione fiscale

Sommario

Come regolamentare i crypto-asset? È questa la domanda a cui 48 Paesi, tra cui l’Italia, hanno deciso di rispondere attraverso il “Crypto-Asset Reporting Framework”. Il nuovo standard internazionale sullo scambio automatico di informazioni tra le autorità fiscali elaborato dall’OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) su richiesta del G20.

Lo scambio di informazioni sulle attività crypto

«Accogliamo con grande piacere l’ampio sostegno a favore di un’azione rapida per rendere lo scambio internazionale di informazioni sulla dichiarazione di valute digitali una realtà», ha dichiarato il Segretario Generale dell’OCSE Mathias Cormann. L’elenco dei Paesi coinvolti include grandi potenze economiche come Stati Uniti, Giappone, Francia, Brasile e Sudafrica. Hanno aderito anche Cipro, Malta e le Isole Cayman.

I 48 Stati intendono adoperarsi per una rapida assimilazione del nuovo standard nel diritto nazionale. Specificando che questa applicazione dovrebbe consentire l’inizio degli scambi delle informazioni già nel 2027. Parlando all’unisono, i firmatari ritengono che «un’attuazione diffusa, coerente e rapida del CARF migliorerà ulteriormente la nostra capacità di garantire il rispetto degli obblighi fiscali e di combattere l’evasione».

La MiCA

Il compito è complesso, dato che i crypto-asset possono essere trasferiti e detenuti senza l’intervento di intermediari finanziari tradizionali come le banche e senza che un amministratore centrale abbia piena conoscenza delle transazioni effettuate o della posizione degli asset.

La regolamentazione delle crypto è diventata una questione importante per i governi, a partire dall’Unione Europea. L’UE ha adottato nuove regole per il trading di criptovalute, che entreranno in vigore nel 2024. Lo scorso aprile, gli eurodeputati hanno approvato a larga maggioranza il regolamento MiCA (Markets in Crypto-assets), dando alle società del settore un anno di tempo per conformarsi alla normativa.

L’obiettivo è frenare il riciclaggio

Oltre a porre le basi per la regolamentazione di queste attività speculative e della raccolta fondi delle società Web3, che promettono servizi finanziari istantanei e più economici, il MiCA mira a combattere il riciclaggio di denaro, il finanziamento del terrorismo, e a proteggere i consumatori. Finora i trasferimenti di beni virtuali come i Bitcoin sono stati esenti dalla legislazione europea sui servizi finanziari. Ora, i fornitori di servizi di crypto-asset dovranno registrarsi e fornire dettagli precisi sulla loro identità se vogliono operare nel continente. ©

📸 Credits: Canva.com

Laureato in Economia, Diritto e Finanza d’impresa presso l’Insubria di Varese, dopo un'esperienza come consulente creditizio ed un anno trascorso a Londra, decido di dedicarmi totalmente alla mia passione: rendere la finanza semplice ed accessibile a tutti. Per Il Bollettino, oltre a gestire la rubrica “il punto sui Mercati”, scrivo di finanza, crypto, energia e sostenibilità. [email protected]